Nuovi Percorsi In - Versi

A metà degli anni Novanta, la rassegna poetica "Percorsi in-versi" costituì un'importante occasione per portare le voci poetiche più rappresentative di quegli anni a un pubblico di estrema eterogeneità, ma, sopratutto, con una significativa e determinante presenza giovanile. Passarono in rassegna in più di una stagione, nel locale di Testaccio "I Miti", alcune delle personalità più rilevanti del panorama poetico romano, e non solo, di allora, quali: Alfredo Giuliani, Gianni Toti, Vito Riviello, Lidia Riviello, Leopoldo Attolico, Carlo Bordini, Carla De Bellis, Bianca Maria Frabotta, Marcia Theophilo, Eugenia Serafini, Tomaso Binga, Maria Grazia Calandrone, Laura Pugno, Gino Scartaghiande, Plinio Perilli, Biagio Propato, Manuela Vigorita, Maria Jatosti, Donatella Mei, Paolo Febbraro, Stefano D'Angelo, Luigi Amendola e molti altri. Oggi, in questo momento tanto cruciale per la cultura e per la Poesia, tra molteplici guerre disastrose, per le quali non si intravedono concrete soluzioni negoziali a breve termine, uno sviluppo tecnologico sempre più rapido, la cui possibilità di apportare effettivi benefici, e non anche problematiche (come per l' "Intelligenza Artificiale") non è ancora stata valutata sufficientemente, i tre curatori della nuova rassegna, Francesco De Girolamo, Sandro Di Segni ed Enrico Pietrangeli - anch'essi autori e critici, attivi nel panorama letterario non solo romano - hanno creduto utile riprendere, in un contesto scolastico, di crescita etica e formazione culturale e civile, a far ascoltare le voci dei nostri poeti, consolidati ed emergenti, affinché ci diano nuovi elementi, attraverso la parola poetica del loro lavoro di scrittura, di preziosa comunicazione espressiva, di salutare riflessione storica e civile, di vivido raffronto esperienziale, come avvenne nella prima rassegna di trent'anni fa, nella speranza che, come allora, si possano conseguire proficui esiti di stimoli di conoscenza, e conseguenti spunti di confronto. Ci auguriamo di poter ripetere il risultato della straordinaria risposta di allora, in questo momento tanto critico e di rinnovata "urgenza" di un deciso richiamo a quei valori e a quei punti saldi imprescindibili che la cultura tutta e la poesia nel suo specifico potranno fornirci.

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